Enrica Zuffada


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Biografia

Note biografiche di Enrica Zuffada

Nasce a Piacenza nel 1978. Nel 1996 consegue la maturita' presso il liceo artistico "B. Cassinari". Approfondisce il suo percorso pittorico alla "Nuova Accademia di Belle Arti", Milano , iscrivendosi al corso di pittura. Si laurea nel 2001 con una tesi sul "Concetto di pieno e vuoto nell' astrattismo, arte linguaggio dell'essere". Dal 2005 al 2008 partecipa a numerosi eventi e mostre collettive organizzate nella sua citta'. Nel 2009 la collettiva "Mille artisti a palazzo" presso Palazzo Arese Borromeo, a Cesano Maderno, Milano. Il 9 maggio 2009 l'inaugurazione dell'evento "Libera", la sua prima mostra personale alla Galleria "La Loggia",a Carona, Svizzera. Il colore e l'utilizzo di materiale grezzo come la juta, sono i principali mezzi espressivi della sua pittura, basata sulla ricerca dell'accostamento o fusione di campiture cromatiche, in spazi consapevolmente definiti, al raggiungimento dell'equilibrio compositivo.

Eventi recenti:

-2011 ARTE CREMONA

-2012 AFFORDABLE ART FAIR MILANO
ARTE ACCESSIBILE MILANO
AFFORDABLE ART FAIR NEW YORK
ARTE PIACENZA

-2013 AFFORDABLE ART FAIR MILANO
ROMA, "BINARIO UNICO PIACENZA-ROMA"
TREVISO, CA' DEI CARRARESI,
TERZA RASSEGNA D'ARTE CONTEMPORANEA

-2014 FINALISTA DEL PREMIO DI PITTURA
G. GAMBINO

-2014 "CIELO ATTRAVERSO"
PERSONALE ALLA GALLERIA IL LEPRE

-2015 ART PARMA FAIR

-2015 AFFORDABLE ART FAIR NEW YORK
AFFORDABLE ART FAIR MAASTRICHT


Presentazione di Bernardo Carli in occasione della personale "SACCHI" 2010
alla galleria "IL LEPRE" di Piacenza

Qualche giorno fa, un amico poeta mi ha passato questo breve ma significativo pensiero : "la poesia non si legge … si studia".
Da questa semplice e pur profonda affermazione si comprende che ciò che appartiene alla produzione artistica è solo superficialmente legato al mondo delle emozioni; queste infatti, che pur rappresentano il racconto insito nell'opera d'arte, sono l'aspetto più esteriore delle opere stesse, la ragione di quella folgorazione che rende l'arte qualcosa che non può sfuggire all'attenzione. Tutto questo "subbuglio" di sentimenti è tuttavia solo ciò che superficialmente accade, perché nella realtà, come nell'amore, tutto è frutto di una operazione nella quale il "dire" è laborioso quanto l'ascoltare. In questa "piacevole fatica" di fare e di comprendere, in questo dialogo generoso tra gli uomini, risiede il privilegio dell'arte che si guarda, che si ascolta o si legge.
Enrica, che è pur giovane, ha già maturato consapevolezza di questo straordinario fenomeno : nei tempi lunghi di elaborazione dei suoi quadri, pratica la pittura fino a dar forma a opere che richiedono allo spettatore attenzione e "studio": Solo a questa condizione infatti il valore emozionale si eleva dal suo stadio istintivo espandendosi in una consapevolezza che rende lo spettatore partecipe di una bellezza compiuta.
In un siffatto processo non vi è spazio per la casualità: si rinnova infatti il principio secondo il quale l'arte non è mai mera ispirazione, ma esercizio di comunicazione per far sì che l'emozione si sveli nella sua autenticità come relazione tra l'artista e il suo spettatore. Mi sia concesso un moto d'orgoglio verso questa mia ex studentessa, perché, anche se non sono mai stato suo diretto insegnante, nella mia vita di educatore, ho cercato sempre di combattere superficialità e casualità che sono affezioni delle quali possono ammalarsi tutti i giovani, ma diventano pericolose e contagiose patologie se chi le contrae vuole essere artista. Chi produce arte infatti non può mentire né peccare di superficialità se ambisce a raccontare il mondo, ad esserne la coscienza e ad immaginarne il futuro. L'arte, quella autentica, è un processo che mira alla verità.
Guardando le opere di Enrica Zuffada si capisce quanto la casualità sia lontana dal suo modo d'essere artista, perché la bellezza dei suoi dipinti è matura e ragionata, piena e compiuta, frutto di una ricerca che procede con coerenza da anni.

Enrica si misura con le grandi dimensioni dei dipinti nei quali la suddivisione dello spazio è parte di un ragionamento poetico. Essa mi racconta tuttavia che è negli spazi più angusti, nelle opere di minori dimensioni, che la gestione delle superfici diventa più difficile, come se la stesura del colore, che per lei è materia, stentasse a trovare un indispensabile respiro.
La materia pittorica che Enrica stende in più strati è ricca, a volte ottenuta attraverso una elaborazione lunga che "corrode" le campiture , mettendo a nudo la trama di una tela fortemente materica.
La convenzionale classificazione delle opere d'arte distingue i dipinti rispetto alle tecniche pittoriche e ai supporti sui quali questi sono stati eseguiti. In questo caso si dovrebbe dire che Enrica Zuffada produce dipinti "su tela" . Diversamente io credo che Enrica non dipinga "sopra la tela", ma "con" la tela, rendendo la iuta di tessitura spessa e rozza un riferimento costante al quale rapportarsi con il colore , sia quando ne copre l'asperità, sia quando ne fa trasparire tutta la forte carica espressiva, quasi fosse la struttura di una partitura musicale.
Se a questo ex insegnante spetta oggi l'onore immeritato di spiegare ciò che è solo da vedere (o meglio, come si diceva, da "studiare",), mi auguro che queste parole siano il segno di apprezzamento per il lavoro di una artista che sparge nelle sue tele il seme di un ragionare fino e pulito attorno ad una poetica emozione.

PRESENTAZIONE DI MIRIAM SIRAGUSA
PER LA PERSONALE "LIBERA", 2009


"LIBERA", DI ENRICA ZUFFADA E' UNA MOSTRA DI DIPINTI REALIZZATI TRA IL
2008 ED IL 2009.
ENRICA VI ESPORRA',DOPO IL MIO INTERVENTO,QUALCHE SUA RIFLESSIONE SUL
PERCORSO CHE L'HA PORTATA A LIBERA.
IO MI LIMITO A SUGGERIRVI DI PRENDERVI LA LIBERTA' DI ENTRARE IN UN
SENTIRE GENUINO,INTENSO,PRIVO DI CONDIZIONAMENTI,DOVE LIBERAMENTE,VE
LO ASSICURO,VI TROVERETE IN SINTONIA CON IL SENTIMENTO CHE QUESTI
LAVORI COMUNICANO.
SENTIMENTO CHE,PER USARE LE PAROLE DELL'ARTISTA,"CONOSCE IL PROPRIO
PESO,NON GALLEGGIA"....,NON SI LASCIA CIOE' TRASFORMARE IN EMOZIONE
INCONTROLLABILE,IN IMPULSIVITA',MA
TROVA IL SUO EQUILIBRIO NELLA MEDITAZIONE CON LA RAGIONE.
LO SPETTATORE VIENE PORTATO IN UNA DIMENSIONE INTERIORE,MANTENENDO I
PROPRI RIFERIMENTI SPAZIALI,LE COORDINATE....NELLA SCELTA DEI COLORI E
SOPRATUTTO NELLE VELATURE,NELLE TRASPARENZE,NELLE TEXTURE,LA PORTA
DELL'INTANGIBILE CI VIENE APERTA....EQUILIBRIO QUINDI...TRA MONDO
TANGIBILE ED INTANGIBILE,TRA MENTE E CUORE,CONTROLLO DELLA REALTA' E
DEGLI STRUMENTI PITTORICI E LIBERTA' ESPRESSIVA DELLA DIMENSIONE
INTERIORE,DELLA FORZA VITALE E CREATIVITA'....
ROSSI,ARANCIONI,COLORI CALDI,INTENSI,VIVI...VIBRANTI FIN QUASI AD
ESPLODERE,MA POI ECCO I MARRONI,GLI OCRA,I BLU,I VERDI A RAFFREDDARE
LA COMPOSIZIONE...E DI NUOVO L'EQUILIBRIO VIENE RISTABILITO.
LA TAVOLOZZA DI ZUFFADA RISPECCHIA ANCHE I COLORI VISSUTI IN UN
DETERMINATO LUOGO GEOGRAFICO: RICORDO LA PREVALENZA DEI BIANCHI,NERI E
GRIGI CON VELATURE SIMILI ALLE NEBBIE DI PIACENZA,DOVE VIVE,E DI
MILANO,DOVE FREQUENTAVA L'ACCADEMIA DI BELLE ARTI; E POI IL COLORE
DELLA TERRA DEI COLLI PIACENTINI,DOVE L'ARTISTA SI RECA REGOLARMENTE.
LA RICCHEZZA SORPRENDENTE DELLA TAVOLOZZA PRESENTE IN QUESTA
MOSTRA,INVECE,RISPECCHIA I COLORI VISSUTI IN HONDURAS,META DEI SUOI
ULTIMI DUE VIAGGI...EVOLVONO I COLORI,EVOLVE LO STILE...ED IN 14 ANNI
D' AMICIZIA CON ENRICA,POSSO DIRE CHE LA SUA E' UN'EVOLUZIONE,UN
PERCORSO ARTISTICO PERFETTAMENTE COERENTE E FEDELE ALLA SUA NATURA,CHE
E' APPUNTO EQUILIBRIO TRA RAGIONE E SENTIMENTO...
IL MIO INVITO E' QUELLO DI ABBANDONARSI COMPLETAMENTE AL COLORE DI
ENRICA,SENZA FRENI,FIDUCIOSI CHE TANTO QUANTO VI FARA' SOGNARE ED
INNALZARE,TANTO QUANTO VI RIPORTERA' AD UN SENSO DI QUIETE,DI NUOVO AL
QUI ED ORA,SENZA SCOSSONI E SICURAMENTE ARRICCHITI.


Aggiornato Marzo 2015 | enrica@enricazuffada.it

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